Home » Potenziale crisi della catena di approvvigionamento per i motori elettrici PM, divieto di commercio di terre rare e magneti.
Il commercio mondiale scatenato dall’amministrazione Trump ha provocato una ritorsione da parte della Cina la scorsa settimana, che ha portato a un divieto totale sulle esportazioni di alcune terre rare e a un divieto “morbido” sull’esportazione di magneti permanenti a base di terre rare (che sono utilizzati da TUTTI i servomotori brushless PM di tutti e tutti i fornitori).
In merito ai materiali impiegati nei servomotori PM, la situazione è la seguente:
Tra le terre rare soggette al blocco totale, solo il Disprosio è utilizzato in questi motori, ed
esclusivamente per magneti ad alta temperatura destinati ad applicazioni critiche (alta velocità,
avionica).
Tuttavia, lo Stato cinese ha introdotto una procedura di autorizzazione per l’esportazione di TUTTI i magneti permanenti FeNdB, utilizzati in tutti i motori PM e di cui la Cina è fornitore quasi monopolistico. In Giappone esiste solo una capacità produttiva residua di magneti, ma la fornitura di materiale di terre rare è quasi esclusivamente cinese, quindi anche questa capacità è a rischio.
La procedura di autorizzazione è in corso di definizione in questi giorni e si prevede che ogni autorizzazione, che sarà soggetta a condizioni (molto probabilmente legate alla potenziale proprietà o al rapporto dell’importatore o dell’utente finale con il mercato statunitense), richiederà almeno 2 mesi e l’esito positivo non è garantito.
Tuttavia, l’esportazione di parti di motore finite che utilizzano magneti non è ancora limitata.
È prevedibile che tutta la capacità di produzione di motori al di fuori della Cina subisca dei ritardi e/o degli sforamenti dei costi a causa dell’esaurimento delle scorte e del fatto che il nuovo sistema di licenze non è ancora operativo.
Si prevede una notevole turbolenza in tutto il mercato dei motori elettrici, dalle macchine utensili NC all’avionica e all’automazione generale.
Tradizionalmente, Phase Motion Control si riforniva di parti semilavorate del rotore e di magneti assemblati dalla propria filiale cinese, fondata nel 2000 (acquisita da fondi locali qualche tempo fa, ma ancora completamente integrata dal punto di vista funzionale). Questa fornitura è quindi esente da restrizioni.
Negli ultimi 3 anni, al fine di ridurre i costi e i tempi di consegna, Phase ha progressivamente sostituito, in alcuni motori selezionati, l’approvvigionamento di rotori semilavorati con l’approvvigionamento di soli magneti da assemblare su rotori prodotti internamente. Questo cambiamento ha permesso di ottenere una notevole efficienza in termini di costi e tempi di consegna, ma può essere annullato senza indugio poiché tutti gli utensili sono ancora presenti nello stabilimento cinese.
Phase può e vuole quindi proteggere tutti i suoi clienti, a meno di ulteriori evoluzioni. I codici che potrebbero richiedere un reindirizzamento parziale verso la fabbrica cinese per i sottocomponenti potrebbero essere marginalmente influenzati nel prezzo e nella consegna. La nostra organizzazione di vendita si impegnerà a informare tempestivamente i clienti in caso di necessità.
Personalmente mi dispiace dare una notizia così sconvolgente, ma in ogni caso, sapere è meglio che sperare.
Con i migliori saluti
Marco Venturini, ing. D.
Presidente
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