Phase Motion Control per la mobilità elettrica

Costruire un futuro migliore per tutti

Il made in Italy è protagonista della conversione elettrica, ma il paradosso è che, mentre le nostre imprese stanno primeggiando nel mondo, i cittadini italiani non sanno ancora come e quando saranno coinvolti nella road map UE della transizione energetica, il cui obiettivo, non ambizioso ma necessario, è raggiungere la neutralità climatica nel 2050. Invece di svolgere politiche attive, sembra che il Paese si concentri nel chiedere pericolosi rinvii.

Eppure, l’auto elettrica, ormai una realtà non più in discussione, è un passaggio fondamentale, non solo per la mobilità, ma per accumulare, e utilizzare, più energia da fonti rinnovabili. Lo sanno da tempo proprio quelle aziende che hanno avuto la lungimiranza di investire con anticipo sulla rivoluzione green, come Phase Motion Control S.p.A., attiva sul mercato dal 1994 e leader nel campo dell’elettronica e nella produzione di motori a magneti permanenti.

Per Marco Venturini, imprenditore a capo dell’azienda genovese, la visione era chiara: “Phase è nata per gestire l’energia già vent’anni fa, quando i problemi del cambiamento climatico erano ben noti, ma era assente una presa di coscienza diffusa del problema. Abbiamo così sviluppato la nostra tecnologia prevalentemente nell’automazione, nella robotica e in applicazioni avanzate di controllo del movimento, in attesa che si risvegliasse un interesse diffuso verso l’energia pulita. Ora che questo tema è finalmente ritenuto essenziale, Phase opera attivamente nella conversione della mobilità e dell’accumulo di energia, in ogni sua applicazione. In un momento straordinario di transizione come quello attuale, abbiamo una grande opportunità da cogliere; dobbiamo evitare di accumulare altri ritardi che non farebbero altro che perpetuare l’impoverimento già in atto dei cittadini italiani.